Cronologia 1936 1937

Febbraio 1936 – Dicembre 1937

Verso la guerra

L’impresa d’Etiopia si avvia a conclusione con esito vittorioso. l’entusiasmo per successi e la reazione~ nazionalistica alle sanzioni contro l’Italia aumentano il consenso al regime, mentre all’interno del/paese i gruppi

antifascisti sono ormai ridotti quasi al nulla.

28-29 febbraio. Si apre il processo del Tribunale Speciale contro gli aderenti a Giustizia e Libertà arrestati l’agosto precedente a Torino. Tra loro Augusto Monti, Vittorio Foa, Massimo Mila e Renzo Giva.

7 marzo. La Germania in violazione del trattato di Versailles e del Patto di Locarno, occupa la Renania.

23 marzo. Mussolini traccia le linee della politica autarchica. Italia, Austria e Ungheria firmano il Patto di Roma che, nei mesi successivi, con l’adesione sempre più totale dell’Italia alle mire imperialistiche hitieriane, perderà qualunque significato.

9 aprile. La Società delle Nazioni denuncia i crimini dell’esercito italiano in Etiopia: uso di gas asfissianti, bombardamenti aerei su obiettivi civili e postazioni della Croce rossa.

5 maggio. Viene occupata Addis Abeba

9 maggio. Mussolini annuncia la «rinascita dell’impero sui colli fatali di Roma»: Etiopia, Somalia e Eritrea sono unite a formare l’Africa orientale italiana, e Vittorio Emanuele assume il titolo di imperatore d’Etiopia.

11 maggio. Mussolini cede il dicastero degli esteri a Galeazzo Ciano, noto per le sue posizioni filo tedesche.

15 maggio. La Fiat presenta la Topolino, l’utilitaria che dovrebbe diventare un bene di consumo di massa, secondo l’esempio del fordismo statunitense. In realtà la politica economica fascista segue ormai una via diversa: l’autarchia, le difficoltà finanziarie e le necessità dell’esercito e delle colonie limitano il mercato interno.

4 luglio. La Società delle Nazioni ritira le sanzioni contro l’Italia. La conquista dell’Etiopia verrà poi accettata da tutte le grandi potenze.

17-19 luglio. Colpo di stato in Spagna: un vasto gruppo di militari si solleva contro il governo. Contro il pronunciamento delle truppe, appoggiato dai comandi delle forze armate, dai monarchici, dalla Falange di Primo Rivera, si organizza subito la risposta popolare, guidata dai partiti della sinistra e dai sindacati. Gli operai occupano le fabbriche e nelle campagne le grandi proprietà agricole vengono gestite collettivamente sul modello degli stabilimenti sequestrati nelle città. Il governo repubblicano mantiene il controllo del paese.) militari devono contare, più che sulle truppe metropolitane, su quelle del generale Franco, bloccate in Marocco. E’ l’inizio della guerra civile, un momento simbolico per l’intera storia dell’antifascismo europeo che anticipa e rende evidenti gli schieramenti internazionali prima della seconda guerra mondiale.

19 luglio. Franco si rivolge a Italia e Germania chiedendo il supporto aereo necessario per trasferire i suoi uomini in Spagna.

20 luglio. fl governo francese rifiuta un appoggio diretto al governo della repubblica e dà il via a quella politica di non intervento che, sottoscritta da 28 paesi, e non rispettata da Germania e Italia, spingerà i repubblicani sempre più in posizioni di inferiorità. Carlo Rosselli, da Parigi, propone agli antifascisti un intervento congiunto in Spagna.

4 agosto. Aerei da bombardamento italiani proteggono lo sbarco delle truppe franchiste sulla penisola iberica.

8 agosto. Mentre giungono in Spagna i primi volontari di Giustizia e Libertà, anche l’Urss aderisce al patto di non intervento. In Italia vengono decise misure di tutela dei lavoratori dal deprezzamento della lira e dagli aumenti dei prezzi.

Settembre. Il quotidiano di Farinacei, AI Regime Fascista», apre una violenta campagna antisemita.

Ottobre. All’inizio del mese la lira viene svalutata dei 41%;viene deciso un blocco dei prezzi e delle tariffe pubbliche per un periodo di due anni, poi prorogato per altri due.

24 ottobre. Nasce l’asse Roma-Berlino: i due governi si impegnano nella lotta al bolscevismo, nel sostegno ai franchisti e a risolvere le tensioni nell’area balcanica e in Austria.

6 novembre. Il governo russo denuncia le violazioni italiane e tedesche del patto di non intervento in Spagna, e invia i primi volontari. Si costituiscono le prime Brigate internazionali che resteranno in Spagna fino alla fine del 1938 con più di 32. mila volontari. Gli italiani saranno oltre 3 mila. Tra loro più di 500 morti e 2 mila feriti.

7/8 novembre. I repubblicani fermano l’avanzata franchisti su Madrid.

13 novembre. Carlo Rosselli lancia da Radio Barcellona la parola d’ordine degli antifascisti italiani nella guerra civile spagnola: «Oggi in Spagna, domani in Italia».

18 novembre. Italia e Germania riconoscono il governo di Franco.

25 novembre. Germania e Giappone sottoscrivono il patto anti-komintern.

2 gennaio. Italia e Inghilterra stipulano un accordo di reciproco rispetto sul Mediterraneo.

9 febbraio. A Addis Abeba, il generale Graziavi viene ferito in un attentato della resistenza etiope. La rappresaglia italiana è durissima: arresti, fucilazioni sommarie e deportazioni di massa.

20 febbraio. Il Comitato per il non intervento in Spagna, riunito a Londra, proibisce l’invio di volontari. L’Unione sovietica denuncia nuovamente la violazione degli accordi da parte di Mussolini e Hitler.

14 marzo. Pio XI, nell’enciclica «Mit brennender Sorge», evidenzia le contraddizioni tra l’ideologia cattolica e quella nazional­socialista.

18 marzo. I franchisti sono sbaragliati a Guadalajara. Partecipa alla battaglia il battaglione Garibaldi composto da fuoriusciti italiani e guidato da Rodolfo Pacciardi e Ilio Baroncini.

28 e 29 marzo. Comunisti e socialisti italiani si riuniscono a Lione, per fondare l’Unione popolare italiana che si rivolge alle masse compresi gli operai fascisti – con la parola d’ordine «Pane, pace libertà». Gli altri gruppi di fuoriusciti criticano i temi della solidarietà patriottica, l’utilizzo del tricolore e l’inno di Garibaldi, ma l’Upi si avvia a diventare il più forte raggruppamento dell’emigrazione antifascista (45 mila aderenti).

Aprile. Vengono arrestati a Milano alcuni giovani legati agli ambienti artistici con l’accusa di antifascismo: tra loro Rodolfo Morandi, socialista. A ottobre saranno processati e condannati pesantemente.

26 aprile. L’aviazione tedesca rade al suolo la città basca di Guernica. E’ il primo bombardamento mirato alla distruzione indiscriminata di obiettivi non militari. L’orrore per tale evento sarà per sempre testimoniato dal famosissimo quadro di Pablo Picasso.

27 aprile. Nella clinica romana «Quisisana» muore Antonio Gramsci. Era stato arrestato nel 1926 e, gravemente ammalato, rilasciato solo agli inizi di aprile.

22 maggio. Si svolge a Parigi una grande manifestazione unitaria antifascista in appoggio alla Spagna repubblicana e in commemorazione di Gramsci.

27 maggio. Nasce il Ministero della cultura popolare – Minculpop: controllerà cinema, radio, teatro e editoria.

9 giugno. A Bognoles-sur-I’Orne, Carlo e Nello Rosselli vengono assassinati dai fascisti. Alla guida di GI subentra Emilio Lussu che ne accentua l’orientamento socialista.

Luglio. Nasce «La voce degli italiani», organo ufficiale dell’Upi. Comunisti e socialisti rinnovano il patto d’unità d’azione. Palmiro Togliatti arriva in Spagna, inviato dall’Internazionale comunista.

Madrid resiste ancora, ma al nord i franchisti conquistano i Paesi Baschi.

27 ottobre. Nasce la Gii, gioventù italiana del littorio, organizzazione paramilitare che riunisce le associazioni giovanili del regime col motto «Credere, obbedire, combattere».

6 novembre. Anche l’Italia aderisce al patto anti-komintern.

Dicembre. Al l’inizio del mese Alberto Tarchiani e Rodolfo Pacciardi – tornato dalla Spagna -fondano «La Jeune Italie», organizzazione antifascista di orientamento repubblicano.

11 dicembre. L’Italia esce dalla Società delle Nazioni.

Giovanna Bousier

Marca Scavino

Da Ricordate quel 25 Aprile?

Del Manifesto 1995

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