Dal Generale Peko Dapcevic

Dal Gen. Peko Dapcevic

Comandante del 22 Corpus dell’Eplj:

«Un documento significativo»

Agli Ufficiali e Soldati della Divisione «Garibaldi»

Invio a Voi tutti, ufficiali e soldati della Divisione «Garibaldi», un fervido saluto e gli auguri più sinceri. Noi tutti sappiamo, nel Governo e fuori Governo, quali sono le vostre reali condizioni, tutto quello che voi avete sofferto, tutto quello che voi avete meritato davanti al Paese. Abbiamo fatto tutto il possibile per aiutarvi. Quando vedremo che ci si opporranno difficoltà insormontabili, prenderemo le decisioni che si impongono. Per ora desidero dirvi che in futuro non dovrete inviare allo stesso, né relazioni informative, né la dislocazione delle vostre unità. Dette relazioni (informazioni sul nemico, e sulla dislocazione dei reparti ) verranno da noi date alla missione alleata mentre voi terrete il collegamento soltanto per questioni inerenti ai rifornimenti delle vostre truppe, e ciò fino a nostre ulteriori disposizioni .

Vi facciamo presente tutto questo, perché ci sembra che il Vostro Comando Supremo in Italia non è al corrente della situazione reale e sulle altre questioni relative alla vostra Divisione che secondo lui vorrebbe considerare come un’unità italiana in Jugoslavia a sé stante. Vi facciamo presente che né la brigata cecoslovacca, né le unità bulgare, né le unità tedesche, né le unità russe operanti in Jugoslavia hanno contatti diretti con i loro governi: di conseguenza anche la vostra posizione deve essere in tal senso chiarita.

Noi non siamo in obbligo di rendere nessun conto al Comando Supremo italiano e nemmeno voi, come nostra unità, avete tale diritto: questo fino al vostro rientro in Italia quando noi, se sarà il caso, risponderemo per il nostro modo di procedere. Sarete ormai convinti che noi, da parte nostra, facciamo del nostro meglio – anche se le nostre possibilità sono limitate – per venire incontro ai vostri bisogni, spesso anche a scapito delle nostre unità,

Morte al Fascismo! Libertà al popolo!

F.to Gen. Peko Dapcevié.

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Il rientro in Italia della Divisione Garibaldi (Marzo 1945)

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