Nikola Sopov – Bulgaria

Nikola Sopov – Bulgaria

Oggi mi hanno letto la sentenza di morte.
Coraggio! Io passo la prima notte con la corda al collo.
Buona notte, mia cara moglie e mam­ma, buona notte figli cari.

Nikola Sopov
Di anni 29 – operaio specializzato – nato a Salonicco (Macedonia) il 7 novembre 1912 -. Entrato a lavorare nella fabbrica di cioccolato « Peev » a Sofia, compie le sue prime esperienze politiche nel locale movimento sindacale – nel 1932 diventa segretario dell’As­sociazione dei Lavoratori dell’industria dolciaria – all’inizio della guerra presta servizio nell’aviazione, continuando tuttavia l’attività antifascista – dopo l’aggressione tedesca al­l’U.R.S.S. fa parte del primo gruppo di sabotatoci organizzato da Nikola Botugev -. Arre­stato il 27 settembre 1941 in seguito a delazione tradotto alla Direzione della Polizia dove viene trattenuto e seviziato per diciotto giorni trasferito nelle carceri centrali di Sofia -. Processato il 18 ottobre 1941

Impiccato nelle carceri centrali di Sofia il 15 novembre 1941.

(Biglietti gettati dalla finestra delle carceri, raccolti da passanti e recapitati alla moglie; portavano la scritta: « Gente di buon cuore fate il favore di consegnare questo a una mamma infelice »).
II.XI.I94I
Ricordatevi di vostro padre e perdonate le ore di angoscia che voi vivrete insieme a me. Ancora una volta perdo­natemi! Addio.
12.XI.I941
Non penso alla morte, penso a te e ai bambini. Beka, tu devi vivere, per i bambini e per te stessa. Botusev mi ha mostrato la fotografia dei suoi figlioli: come li ama! E io non amo meno la mia famiglia.
Katia, Nívlo, figli miei, vostro padre vi ama tanto e pensa solo a voi. Ma bisogna morire. Un giorno voi saprete perché vostro padre é dovuto morire. Ricordate che vostro padre, oltre a voi, ha amato altret­tanto il suo popolo e nel suo popolo vedeva voi. Io muoio perché voi possiate vivere, miei cari.
Vi bacio
Nikola Sopov

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