Ignoto – Francia
Non addoloratevi troppo, parto senza rimpianto.
Lo so, cari genitori, che al principio sarà duro,
ma presto dimenticherete e muoio da eroe
perché muoio fucilato dai tedeschi.
Ignoto
(Dal giornale clandestino « Libération », n. 176, del 14 aprile 1944).
Vannes, 21 febbraio 1944
Mamma, fratelli e sorelle care,
abbiate molto coraggio: quando riceverete questa lettera non esisterò piú. Sono stato condannato a morte, con altri quattro miei compagni, fra i quali Lucas.
Non addoloratevi troppo, parto senza rimpianto.
Lo so, cari genitori, che al principio sarà duro, ma presto dimenticherete e muoio da eroe perché muoio fucilato dai tedeschi.
Mamma tanto cara, mi spiace per tutto quanto ti ho fatto soffrire, ma se c’è un paradiso avrai sofferto abbastanza per entrarvi.
Abbraccerai per me Georges, Yvonne, le mie due nipotine, il nonno, la nonna, la zia Eugénie, Jaky e tutta la famiglia, e saluterai tutti i miei amici e tutti i miei compagni. Soprattutto, mamma, non lasciarti abbattere. Bisogna vivere per i piccoli.
Fatti ben coraggio e di’ a te stessa che tuo figlio è morto da coraggioso, anche lui, guardando la morte in faccia. Per poco non ho lasciato le mie ossa in Marocco, ma no, era scritto che sarebbe al cimitero di Loeminé che avrei riposato.
Dunque, mamma, ancora una volta, vivi per Jean, Thèrese e Maurice e ricordatemi.
Mamma, fratelli e sorelle care, ci ritroveremo lassú.
Vi stringo sul mio cuore insieme a Georges, Yvonne ed alle mie nipotine.
Vostro figlio e fratello
René
PS. Spero che il capitano della gendarmeria di Pontivy pagherà i suoi delitti.
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