Roger Rouxel – Francia

Roger Rouxel – Francia

Muoio coraggiosamente e da patriota

per il mio paese.

Ho fatto il mio dovere di soldato.

Roger Rouxel

Di anni 18 – tornitore nell’officina metallurgica « Panhard » di Parigi – nato a Parigi il 3 novembre 1925 _ Nel febbraio del 1943, avendo deciso di non lavorare piú per il nemico, lascia la fabbrica e si unisce ai gruppi dei F.T.P. immigrati con a capo M. Ma­nouchian, con cui compie numerose azioni -. l’11 novembre 1943, mentre partecipa a un attentato contro un ufficiale superiore tedesco, viene catturato – tradotto nelle carceri di Fresnes — Processato il 17-18 febbraio 1944 con ventitre compagni, nell’Ilotel Conti­nental di Parigi, dal Tribunale Militare tedesco -.

 

Fucilato il 21 febbraio 1994 al Mont­Valérien

(Parigi) con ventidue suoi compagni.

 

Fresnes, 21 febbraio 1944

Cara piccola Mathilde, cara,

ti scrivo una prima e ultima lettera che non è molto allegra. Ti an­nuncio la mia condanna a morte e la mia fucilazione per questo pome­riggio alle quindici con parecchi compagni.

Ti chiedo molto coraggio, morirò pensando a te come l’ho sempre fatto, sino all’ultimo secondo. Muoio coraggiosamente e da patriota per il mio paese. Ho fatto il mio dovere di soldato.

Ti chiedo di dimenticare questo incubo e ti auguro di essere felice, perché lo meriti. Scegli un uomo buono, onesto e che saprà renderti felice. Conserva il mio ricordo, sin tanto che lo vorrai, ma bisogna che ti dica una cosa: nessuno vive con i morti. Avevo fatto per te e per me dei bei progetti, ma la sorte ha deciso diversamente. Ti giuro che non ho mai avuto un momento di debolezza. Muoio da soldato della libe­razione e da patriota.

Se lo desideri, chiederai ai miei cari genitori, che lascerò con grande rimpianto, un mio ricordo da cui non dovrai mai separarti. Dirai anche ai miei compagni che conosci che li lascio pensando a loro: che pen­sino un poco al loro compagno morto per la sua patria.

Cara Mathilde, avrei proprio voluto, cosí come per i miei genitori,

stringervi un’ultima volta nelle mie braccia, ma il tempo mi manca: penso teneramente a tutta la tua famiglia che consideravo già come la mia. Il mio ultimo ricordo va pure a tutti i vicini e amici che lascio abbracciandoli di tutto cuore.

Spero che il ricordo dei miei compagni e il mio non sarà dimenti­cato, perché dev’essere ricordato.

Piccola Mathilde, ti chiedo ancora una volta di essere felice, é la mia ultima volontà. La mia lettera non é molto ben scritta, ma non colpa mia: conservala fra gli oggetti che ti sono preziosi.

Termino abbracciandoti con tutto il mio cuore. Il tuo ricordo mi ac­compagnerà sino alla fine.

Il tuo piccolo amico che ti lascia per sempre

Roger Rouxel

Viva la Francia!

 

 

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