Sinagoga di Kowel – Polonia

Sinagoga di Kowel – Polonia

Le porte si aprono. Eccoli, i nostri assassini.
Vestiti di nero. Sulle loro mani sporche portano guanti bianchi.
A due a due ci cacciano dalla sinagoga.
Le mani alzate sulle nostre teste.

Scritte sui muri della Sinagoga di Kowel
[Nel settembre 1942 quelli dei 10 mila ebrei abitanti a Kosvel, in Volinia, che non erano ancora stati massacrati, furono presi dai tedeschi e rinchiusi nella sinagoga. Vi furono lasciati diversi giorni senza cibo né acqua. Un certo numero di loro, presi a pic­coli gruppi, furono fatti uscire e fucilati. Poi la sinagoga fu data alle fiamme. Soprav­visse solo una donna che impazzi. Sui ruderi della sinagoga furono ritrovati estremi mes­saggi, in yiddish, alcuni dei quali scritti con il sangue].

Esther Srul
Le porte si aprono. Eccoli, i nostri assassini. Vestiti di nero. Sulle loro mani sporche portano guanti bianchi. A due a due ci cacciano dalla sinagoga. Le mani alzate sulle nostre teste. Care sorelle e fratelli come è duro dire addio per sempre alla vita cosí bella. E quelli che restano in vita non dimenticate mai la nostra innocente piccola via ebraica. So­relle e fratelli vendicatevi sui nostri assassini.
Esther Srul uccisa il 15.9.1942

Gina Atlas
Ruven Atlas che tu sappia che qui fu assassinata tua moglie Gina e tuo figlio Imus. Nostro figlio pianse amaramente. Non voleva morire. Va’ in guerra e vendica tua moglie e il tuo unico figlio. Ci conducono alla morte e siamo innocenti.
Gina Atlas

Ignoti
Chalom! Saluti dai compagni del Hehalutz* che vanno alla morte. Siamo rimasti fedeli al nostro ideale sino alla morte. Vendetta! Ven­dicate il nostro sangue sparso.

Note
* Movimento sionista di liberazione nazionale. Esso tendeva, fra l’altro, a trasformare una parte della popolazione ebraica di Polonia in contadini e lavoratori manuali. Il movimento diede alcune fra le più belle figure della resistenza.

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