Arne Laudal Norvegia

Arne Laudal – Norvegia

…doveva dunque finire così: un anno e mezzo di prigionia a Crini e la condanna a morte, che fra poco verrà eseguito. Certo non si può chia­marlo il campo dell’onore, ma per me già basta.

Arne Laudal

Di anni 51 – maggiore in servizio permanente effettivo – nato a Laudal nel Madalen (Vest-Agder) il 25 settembre 1892 -. Dirige la resistenza militare in un settore della Nor­vegia meridionale, organizza i gruppi destinati a ricevere armi e rifornimenti paracadutati, istruisce partigiani, raccoglie informazioni sui movimenti dei reparti tedeschi e i loro piani difensivi, è in collegamento radio con l’Inghilterra – Arrestato nella notte fra il 6 e il 7 dicembre 1942 a Stray, presso Kristiansand, da reparto della Gestapo che aveva circondato la sua casa tradotto nelle carceri di Kristiansand S. e nell’Arkivet, sede locale della Gestapo. il 23 gennaio 1943 trasferito al campo di concentramento di Crini (Oslo), dal giugno 1943 all’Arkivet e nel luglio nuovamente a Crini torturato -. processato il 13 aprile 1944 dal Polizeigerikt Nord a Kristinelundv (Oslo) a sentenza pronunciata riesce a far graziare due giovani della sua organizzazione già condannati a morte -.

Fucilato nella foresta di Trandum (Oslo) il 9 maggio 1944 con altri cinque patrioti appartenenti alla sua formazione militare e uno studente in teologia proveniente dalla provincia di Bergen —

Decorato al Valor Militare e di onorificenza inglese.

(Lettera ritrovata nella cella in cui il Caduto trascorse le ultime ore).

Signor Generale Otto Ruge,

doveva dunque finire così: un anno e mezzo di prigionia a Crini e la condanna a morte, che fra poco verrà eseguito. Certo non si può chia­marlo il campo dell’onore, ma per me già basta. Mi addolora solamente che in questa nostra lotta tanti, prima dì me e anche ora, hanno dovuto essere fucilati. Vorrei soltanto che a coloro che vi hanno partecipato siano concessi gli onori meritati e resa giustizia, quando tutto questo sarà passato. Il periodo da me trascorso in qualità di comandante è stato il piú ricco della mia vita, e io La ringrazio per il tempo che abbiamo trascorso assieme, prima e dopo, e per tutta l’amicizia — Lei mi per­mette di dirlo? — che mi ha dimostrato. Mi prendo la libertà di inviare 1′ultimo saluto, a mezzo Suo, signor generale, a tutti i miei colleghi, ai compagni alla scuola di Tiro. Vedrò di comportarmi degnamente Sino all’ultimo.

Arne Laudal

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