Stragi nazifasciste in Italia 1943

RAPPRESAGLIE, STRAGI, ECCIDI OPERATI DAI NAZI-FASCISTI


ANNO 1943

18 agosto
CASTIGLIONE DI SICILIA
(Catania)
L’armistizio non è stato dichiarato e l’Italia e la Germania sono ancora alleate. Letruppe tedesche, inseguite dagli americani, entrano nel paese e sparano sulla gente che incontrano, I morti sono 16 e 20 i feriti più gravi. Le case vengono tutte prima depredate e quindi bruciate.

9 settembre
BARLETTA
(Bari)
In seguito a un tentativo di resistenza, peraltro non riuscito, alla occupazione tedesca dopo l’armistizio, sono massacrati in piazza 33 cittadini presi a caso. Tra questi2 netturbini e 11 vigili urbani ritenuti responsabili dell’ordine pubblico, perché vestivano una divisa.

13 settembre
AVERSA-CONIRADA CASALUCE
(Caserta)
In seguito a un colpo di fucile sparato da un marinaio italiano nel porto di Napoli, contro un carro armato tedesco, 14 Carabinieri vengono arrestati, trasportati ad Aversa e qui uccisi per rappresaglia. Prima della esecuzione si sono dovuti scavare la fossa e si sono dovuti inginocchiare uno accanto all’altro.

16/24 settembre
RIONERO IN VULTURE
(Potenza)
Dai tedeschi in ritirata vengono in questo periodo massacrati 17 contadini, rei di aver sottratto alla requisizione dei reparti in fuga alcuni generi alimentari, nascosti nelle case.

19 settembre
BOVES
(Cuneo)
Molti soldati dei reparti italiani che si sono sciolti l’8 settembre, si radunano nei boschi. Il 16 settembre i tedeschi intimano la resa e la consegna di tutte le armi e ottengono solo uno sdegnoso rifiuto. Il 19 comincia il massacro della popolazione civile che dura per qualche giorno. Alla fine le case bruciate sono oltre 350 e i cittadini trucidati 45.

22/23 settembre
MEINA
(Novara)
Nella notte tra il 22 e il 23 settembre un reparto di SS si presenta al Grand Hotel, dove sono rifugiate alcune famiglie ebree in attesa di poter passare in Svizzera. Si tratta complessivamente di 16 persone. 12 di queste vengono uccise nella stessa notte, nel salone dell’albergo, con un colpo di pistola alla nuca. Gli altri 4, un vecchio nonno con 3 nipotini, all’alba sono fatti salire su di una barca, trasportati al centro del lago Maggiore e, quindi affogati.

2/3 ottobre
ACERRA
(Napoli)
In seguito al ferimento di un maresciallo tedesco, preposto alla requisizione di automezzi privati, per rappresaglia viene incendiato l’intero paese, senza nessun preavviso. A chi tenta di uscire dalle case durante l’incendio vengono sparate raffiche di mitra. Muoiono arsi in questo eccidio 87 persone, tra cui molte famiglie al completo con donne e bambini.

2 ottobre / 1 maggio 1945
FOSSE DEL NATISONE
(Cividale del Friuli – Udine)
Nella sede della caserma “Principe di Piemonte”, requisita dai tedeschi, vengono torturate, massacrate e fucilate centinaia di persone, senza nessuna parvenza di processo. I corpi venivano gettati nel torrente Natisone che scorreva lungo il muro della caserma. A liberazione avvenuta furono esumate 105 salme, di cui pochissime identificate. Non si conosce nemmeno approssimativamente il numero totale dei Martiri.

5/6 ottobre
LANCIANO
(Chieti)
Il 5 e il 6 ottobre scoppia la rivolta generale contro gli occupanti nazisti. Cadono in combattimento 50 soldati tedeschi. Seguono spaventosi massacri e moltissime fucilazioni di cittadini presi a caso. Tutte le case vengono metodicamente saccheggiate e rase al suolo. Nonostante l’ordine categorico dei nazisti, la popolazione rifiuta di abbandonare la città.Lanciano è liberata dagli Alleati il 3dicembre e, da quel giorno fino al giugno 1944,i tedeschi per vendetta la bombardarono quasi quotidianamente. I morti, complessivamente, sono oltre 1.000. Città dichiarata Martire e decorata di Medaglia d’Oro al V.M..

6 ottobre
BELLONA
(Caserta)
In seguito all’uccisione di un soldato tedesco, provocata dal fratello di una donna che stava .per essere da lui violentata, si ha una terrificante rappresaglia. Il paese viene circondato, le case tutte saccheggiate e 54 abitanti, tra cui 6 sacerdoti, sono portati in una cava di pietra e qui uccisi a raffiche di mitra. Con dello mine fatte esplodere si cerca di occultare il misfatto. Oggi questo luogo sacro è stato ribattezzato dal popolo “La Cava dei Martiri” 10/10/97 con “motu proprio” il Capo dello Stato O.L. Scalfaro ha conferito alla città la medaglia d’oro al V.M..

13 ottobre
CAIAZZO
(Caserta)
Due ore prima dell’arrivo delle truppe Alleate, senza nessun plausibile motivo, spinto da cieca rabbia e da bramosia di bottino, un reparto tedesco in ritirata massacra 22 contadini, tra cui donne e bambini. Le case sono saccheggiato e incendiate.

22 ottobre
PIETRALATA
(Borgata di Roma)
La popolazione della borgata, affamata, si impossessa di alcuni viveri lasciati dai soldati italiani nel Forte di Pietralata dopo 18 settembre.I tedeschi che volevano rapinare quanto era rimasto, per rappresaglia fucilarono 10 giovani, accusati di simpatizzare per i comunisti. All’ultimo momento uno dei 10 viene risparmiato perchè non aveva ancora compiuto i 14 anni, ma immediatamente è sostituito con un ciclista di passaggio che viene fucilato.

19 novembre
PIETRANSIERI
(Frazione di Roccaraso L’Aquila)
I tedeschi in ritirata incendiano e distruggono l’intero paese.Si ordina la deportazione in massa dell’intera popolazione che non può portare via nulla di tutto ciò che possedeva. 128, tra vecchi e bambini, che non potevano camminare con la massa o che non riuscivano a tenere il passo, vengono massacrati sul posto e durante il trasferimento. Città Martire e Medaglia d’Oro al V.M..

2 dicembre
LOVERE
(Bergamo)
I fascisti della Guardia Nazionale Repubblicana fucilano in piazza 13 giovani che avevano professato apertamente idee antifasciste, dopo .aver fatto subire loro atroci torture.

22 dicembre
BORGOSESIA
(Vercelli)
Il 21 dicembre ’43, il 63° battaglione della legione “Tagliamento” al comando del famigerato Zuccari, composto da 500 uomini ben armati, raggiunge ed occupa Borgosesia. La milizia fascista è in Valsesia per “liquidare” la “Banda Garibaldina”. Posti di blocco vengono istituiti all’entrata di Borgosesia e, Giuseppe Osella, imprenditore locale che tanto aveva aiutato la Resistenza, viene riconosciuto e arrestato. Trascinato in Municipio dove sono già trattenuti altri ostaggi, viene legato e malmenato insieme agli altri sventurati. In ora antimeridiana del 22 dicembre, i condannati Adelio Bricco, Enrico Borandi, Mario Canova, Giuseppe Fontana, Emilio Galisiotti, Angelo Longhi, Silvio Loss, Renato Topini e Giuseppe Osella vengono portati dinanzi alla Chiesa di Sant’Antonio, addossati al muro e fucilati.

28 dicembre
CARDITO
(Frazione di Vallerotonda-Frosinone)
Senza motivo, per puro sadismo, un reparto motorizzato di Alpenjëger tedeschi, incrociando una colonna di profughi, per la maggior parte donne, bambini e vecchi che trascinavano le loro povere masserizie, li mitraglia e ne uccide 37. Molti rimangono feriti.

28 dicembre
CAMPEGINE
(Reggio Emilia)
Eccidio dei sette fratelli Cervi presso il Tirassegno di Reggio Emilia. A ciascuno di essi, prima dell’esecuzione è chiesto di aderire alla Repubblica Sociale: in tal caso avrebbero salva la vita. Tutti rifiutano sdegnosamente.

30 dicembre
FRANCAVILLA AL MARE
(Chieti)
L’abitato della cittadina è distrutto al 90% per mezzo di un tappeto di mine. In seguito al ritrovamento del cadavere di un soldato tedesco, per rappresaglia vengono trucidati 20 paesani, catturati nelle pochissime case ancora in piedi. I loro cadaveri, per disprezzo, vengono gettati in un letamaio.

31 dicembre / 3 gennaio 1944
BOVES
(Cuneo)
Si ha a Boves una seconda violenta rappresaglia tedesca dopo quella terribile del19dicembre.Questa volta le forze impiegate sono molto più numerose e dopo un meticoloso saccheggio vengono distrutte dalle fondamenta oltre 500 case. Nelle strade del paese vengono trucidati 157 giovani.

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