Hedy Urach (Emma) – Austria

 

Hedy Urach (Emma) – Austria
 
A Gusti lascio l’incarico di riferire al nonno* tutte le cose che meritano interesse.
Cosí adempierà un compito importante per l’avvenire.
Io stessa sono fiera che durante il processo la Gestapo
abbia rilevato come elemento aggravante la mia taciturnità
e che sia stata condannata soltanto in base alla legge eccezionale.
 
Hedy Urach (Emma)
di anni 32 – sarta – nata a Vienna il 20 agosto 1910 da famiglia di tradizione socialista -. durante l’adolescenza svolge attività di primo piano nella Associazione Giovanile del Partito Comunista Austriaco ed è inviata alla scuola Lenin di Mosca -. Dopo lo scioglimento del partito lavora clandestinamente, dal 1934 al 1938, quale organizzatrice in varie zone dell’Austria – Arrestata con tutta la sua famiglia al momento dell’annessione dell’Austria al Reich, riesce tuttavia a ottenere la libertà e si reca subito in Belgio dove continua a lavorare ai danni del nazismo e per tale attività viene, durante un certo periodo, internata dalle autorità belghe — Dopo l’invasione tedesca del Belgio torna in Austria per vie clandestine e riprende l’attività cospirativa nel Partito Comunista Austriaco – Arrestata nel giugno 1941, nel corso di una grande operazione di polizia condotta dalla Gestapo alla vigilia dell’attacco nazista all’U.R.S.S. – tradotta al Landesgericht I di Vienna, poi al Kreisgericht di Stein – Processata a Vienna dal Tribunale del Popolo « Senat V » —
 
Ghigliottinata il 17 maggio 1943 al Landesgericht I di Vienna, con sette compagni.
 
(Ultima lettera, nascosta in un quadretto e ritrovata cinque anni dopo).
 
21.III.1943
Miei cari,
se il destino dovesse decidere che io debba andarmene cinque minuti prima ma delle dodici, allora, o miei cari, il mio saluto a voi e tutto il mio infinito mmore per il bello e il buono. Mammina mi comprenderà appieno, ora che ci troviamo alla grande messa a punto, e capirà come io porti con fiera consapevolezza le conseguenze della mia esistenza. Il mio grande orgoglio è di essere figlia di tali genitori, che hanno destato in me il sentimento per il bello e il buono, e la grande comprensione per la vita, quella vita di cui il mio amatissimo papà è stato il piú perfetto modello. Non rattristatevi, è stato soltanto richiamato un soldato di una giusta causa. Il mio amore appartiene a voi, a voi e alla classe lavoratrice, di cui sono fiera di essere figlia e parte di quello strato meraviglioso del popolo donde deriva la vita. La consapevolezza del completo adempimento rende facile l’oscuro cammino e vorrei che questa coscienza vi sia di aiuto e di consolazione. Trascorro il tempo nella cella della morte con la massima calma. La mia amica di St. ve lo confermerà personalmente. I miei pensieri sono con voi sino alla fine, con il vostro amore e le vostre pene, paparino e mammina, vi bacio ancora con tanto, tanto affetto.
A te, Lois, ogni bene, e al tuo topino e ad Anni, sono con loro nei miei pensieri. Tanti saluti alla famiglia di Anni, a zia Sophie, Agi, Berta. Sono tutti nel mio cuore.
A Gusti lascio l’incarico di riferire al nonno* tutte le cose che meritano interesse. Cosí adempierà un compito importante per l’avvenire. Io stessa sono fiera che durante il processo la Gestapo abbia rilevato come elemento aggravante la mia taciturnità e che sia stata condannata soltanto in base alla legge eccezionale. E., durante il processo, mi ha gravemente indiziata, non riesco a capire perché. Nel complesso la Gestapo sapeva tutto di me, persino della mia amicizia personale con Heini. Gusti sa cosa penso e riferirà al nonno i miei ultimi desideri. Il nonno si dovrà occupare di Erika, affettuosi saluti ai suoi genitori.
Tutto il mio amore per il nonno, tutta la mia vita per lui. Credo che potrà essere fiero di me, non l’ho deluso, perché ho dato tutto ciò di cui ero capace, per la sua vita.
A voi, cari genitori, e a te, Lois, ancora una volta i miei ultimi, caldi ringraziamenti e la mia fede incrollabile nella vittoria dei diritti della classe lavoratrice.
Salutatemi la libertà e tutti i miei cari.
Hedy
 
Note
* Il nonno, qui e piú sotto, sta a indicare il Partito Comunista.
 

Lascia un commento