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Le azioni dei GAP fiorentini

Le azioni dei GAP fiorentini dal dicembre 1943 al luglio 1944

La ricostruzione storica delle numerose azioni compiute dai gappisti fiorentini non è semplice perché i documenti relativi, conservati presso l’ANPI di Firenze, andarono distrutti con l’alluvione del 1966. Sono comunque molto informativi sia le relazioni della “Commissione regionale toscana per il riconoscimento della qualifica di partigiano” sia le memorie dei gappisti e dei partigiani fiorentini, materiale confluito in vari saggi a partire da quello di Giovanni Verni del 1964.

L’elenco sintetico che segue, basato su varie fonti memorialistiche e storiche, dà un’idea della rilevante serie di “azioni di guerra” svolte dai GAP a Firenze.

Per ogni azione sono dati tra parentesi quadre i nomi dei gappisti che vi parteciparono, perlomeno quelli che sono noti e accertati. Sono riportati anche gli eventi in cui i gappisti subirono perdite.

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1° dicembre 1943 – Esecuzione del tenente colonnello Gino Gobbi, comandante del distretto militare di Firenze, impegnato nel richiamo alla armi per la ricostituzione dell’esercito della RSI [Martini, Scorsipa].

15 gennaio 1944 – Scoppio di bombe nella Federazione fascista in via dei Servi, nell’albergo di piazza dell’Unità d’Italia alloggio degli ufficiali tedeschi, e in altri parti della città [Fanciullacci].

17 gennaio – Agguato al capitano della Milizia fascista Averardo Mazzoli

[Fanciullacci].

21 gennaio – Bomba nella casa di tolleranza di Via delle Terme, frequentata da fascisti e nazisti.

27 gennaio – Esecuzione della sentinella di guardia al ponte della Vittoria, per agevolare il transito dei partigiani [Fanciullacci, Martini].

30 gennaio – Bomba nel Teatro della Pergola durante una manifestazione fascista nella quale sarebbe intervenuto Gino Meschiari, segretario della federazione provinciale del Partito Fascista Repubblicano.

3 febbraio – Esecuzione di un sergente tedesco nel viale Belfiore.

5 febbraio – Attacco a una pattuglia della Guardia Nazionale Repubblicana (G.N.R.) in piazza Donatello (esecuzione di due militi) [Martini e altri].

9 febbraio – Esecuzione di un sergente della G.N.R. alla Fortezza da Basso.

10 febbraio – Tentativo di collocare una bomba nel bar Paskowski in piazza della Repubblica, ritrovo degli ufficiali tedeschi, da parte di Antonio Ignesti e Tosca Bucarelli. Scoperti, i due gappisti fuggono, ma la Bucarelli viene catturata, invano torturata perché parlasse, e poi imprigionata al carcere di s. Verdiana (da dove viene liberata il 9 luglio dai compagni gappisti) [Martini e altri].

11 febbraio – Sette bombe nella Feld-Gendarmerie tedesca di via dei Serragli, con devastazione degli uffici e distruzione di tre automobili.

13 febbraio – Alessandro Sinigaglia viene riconosciuto di fascisti mentre si trova in una trattoria in via Matteo Palmieri, fugge, ma viene colpito a morte.

13 febbraio – La linea Firenze-Roma, nel tratto Varlungo-Rovezzano, viene fatta saltare bloccando il transito di un convoglio con materiale bellico.

22 febbraio – Attacco a un gruppo di soldati tedeschi presso la casa di tolleranza di via delle Belle Donne (feriti due tedeschi).

22 febbraio – Esecuzione di un milite nel viale Amedeo [Martini].

25 febbraio – Spari contro un soldato tedesco in via Incontri.

27 febbraio – Esecuzione di un milite della G.N.R. in viale Amedeo.

29 febbraio – Bomba nella casa di tolleranza di Via delle Terme (tre soldati tedeschi feriti).

2 marzo – La linea ferroviaria Firenze-Roma viene fatta saltare bloccando il transito di un convoglio con materiale bellico.

3 marzo – Bombe al Sindacato Fascista sul lungarno Guicciardini con devastazione dell’intera sede [Scorsipa].

5 marzo – In concomitanza dello sciopero, alle 5 del mattino vengono fatti saltare gli scambi dei tram nel deposito  i viale dei Mille [Becheri, Fanciullacci, Massai].

5 marzo – Esecuzione di un soldato tedesco in via del Pergolino.

6 marzo – Vengo fatti saltare gli scambi della zona industriale sul ponte del Romito.

7 marzo – Esecuzione del maggiore Mauro Giovannelli della G. N. R. in via Ciro Menotti.

7 marzo – La linea ferroviaria Firenze-Roma viene fatta saltare nei pressi di Varlungo.

9 marzo – Bomba contro la caserma della G.N.R. di Lungo l’Affrico (la sentinella viene ferita).

10 marzo – Esecuzione di un milite fascista in via Bolognese.

12 marzo – Bomba contro la sede dell’E.I.A.R. (Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche) (la sentinella viene ferita).

14 marzo – Bombe al Sindacato Fascista sul lungarno Guicciardini con devastazione dell’intera sede [Fanciullacci, Massai, Mazzoli, Scorsipa].

17 marzo – Esecuzione del capo della provincia di Pisa e ferimento del figlio alla Costa San Giorgio.

23 marzo – Bomba contro la cripta dei caduti fascisti in piazza S. Croce.

27 marzo – Esecuzione di due sentinelle al ponte della Carraia.

28 marzo – Bombe contro il circolo e mensa ufficiali fascisti (tre feriti).

1 aprile – Bombe contro la nuova sede della Feld-Gendarmerie in via del Campuccio.

2 aprile – La linea ferroviaria tra Sesto e Calenzano viene fatta saltare.

7 aprile – Bombe contro l’ufficio reclutamento Todt in piazza Vittorio Veneto.

7 aprile – Ferimento di Nello Nocentini, spia fascista, e uccisione del figlio e dell’amico Pecchioli, anche loro informatori del Reparto di Carità.

9 aprile – Esecuzione di un sottoufficiale tedesco presso il campo sportivo Giglio Rosso sul viale dei Colli [Martini].

15 aprile – Esecuzione del filosofo Giovanni Gentile, presidente dell’Accademia d’Italia [Fanciullacci, Ignesti, Martini, Serni, Suisola].

21 aprile – Agguato a Bruno Landi, detto “Pollastra”, nota spia fascista, in via Santa Maria.

Cattura di Bruno Fanciullacci

29 aprile – Attentato al colonnello Italo Ingaramo, comandante provinciale della G.N.R. in Lungarno Acciaoli. L’autista muore sul colpo, Ingaramo il 10 maggio [Ignesti, Martini].

aprile (data non nota) – Bombe collocate su due automezzi tedeschi a Varlungo e loro distruzione.

2 maggio – Bombe in piazza del Duomo Bombe contro un tram della linea di Scandicci carico di militi fascisti (tre feriti).

3 maggio – Esecuzione di un caposquadra della G.N.R. in viale De Amicis.

4 maggio – Tentativo di liberazione di Fanciullacci all’Ospedale in via Giusti.

Esecuzione di un milite delle S.S.

8 maggio – Liberazione di Fanciullacci all’Ospedale in via Giusti. Esecuzione di una sentinella [Martini e altri].

10 maggio – Ferimento del maresciallo dei Carabinieri di Sesto, delatore delle S.S.

17 maggio – Esecuzione della sentinella del battaglione “M” al Poggio Imperiale.

26 maggio – Cariche di tritolo contro un compressore delle Officine di Porta a Prato.

29 maggio – Esecuzione di Prevoncini (nome italianizzato di Enrico Prevlosek),milite della G.N.R. e organizzatore del P.F.R. a Rifredi.

14 giugno – Ferimento dell’ispettore del Fascio De Rode.

16 giugno – Bombe contro il negozio di Linda Fantelli, delatrice delle S.S. tedesche.

21 giugno – Esecuzione di un sottoufficiale tedesco sul viale dei Colli.

27 giugno – Esecuzione di un maresciallo tedesco a Monte Oliveto.

7 luglio – Esecuzione di un milite fascista alle Cascine.

9 luglio – Liberazione di Tosca Bucarelli nel carcere di S. Verdiana [Chianesi, Fanciullacci, Martini]

11 luglio – Esecuzione della spia fascista Volpini in piazza S. Maria Novella durante il fallito agguato a Giuseppe Bernasconi, succeduto pochi giorni prima a Carità nel comando del Reparto Servizi Speciali.

12 luglio – Fallito attacco, nei pressi del viale dei Colli, a un ufficiale della Milizia fascista da parte di due gappisti: uno scappa, l’altro viene ferito, catturato e torturato. Le rivelazioni di quest’ultimo consentono al Reparto di Bernasconi di compiere con successo una retata per catturare altri gappisti.

Il 13 luglio viene individuato e ucciso Elio Chianesi e vengono catturati cinque partigiani.

Il 15 luglio viene catturato Bruno Fanciullacci che è sottoposto a durissime torture a Villa Triste da Bernasconi e i suoi militi. Fanciullacci, per evitare di soccombere alle torture e fare rivelazioni nocive per la vita dei compagni e l’organizzazione del Partito, tenta di fuggire gettandosi dalla finestra della stanza in cui veniva interrogato. Per le lesioni causate dalla caduta e le ferite inferte dai colpi sparatigli dai fascisti, Fanciullacci morì il 17 luglio. La sera dello stesso

17 luglio avvenne la strage di piazza Tasso. Verso le ore 19 un autocarro arrivò improvvisamente sulla piazza con un carico di militi fascisti che cominciò a sparare alla cieca alle persone che fuggivano spaventate. Rimasero uccise cinque persone (Aldo Arditi, Igino Bercigli, Corrado Frittelli, Umberto Peri e un bambino di otto anni, Ivo Poli), mentre molte altre furono ferite. Vennero arrestati numerosi partigiani e 17 di loro vennero fucilati alle Cascine il 23 luglio.

Le loro salme furono scoperte casualmente solo nell’aprile 1957.